martedì 24 novembre 2009

Pesto alla Trapanese












Ingredienti Per 4


6 pomodori maturi
50 gr di mandorle sgusciate
15 foglie di basilico fresco
2 spicchi d'aglio
olio Evo, sale e pepe q.b.

Si pesta nel mortaio l'aglio insieme al sale e al basilico, ruotare il pestello, schiacciando e non martellando gli ingredienti lungo le pareti.
Unire man mano l'olio finché la salsa diventerà cremosa.
Pestate a parte le mandorle spellate e crude, fino a farne diventare poltiglia, e quindi amalgamatele al pesto.
Il tutto,va mescolato alla polpa tritata fine dei pomodori (senza buccia), aggiungendo altri 2 cucchiai d'olio.
(Non frullare mai il tutto!)

Far riposare la salsa durante la cottura della pasta, scolatela senza aggiungere acqua fredda, e miscelare il pesto nel piatto di portata, aggiungendo un paio di cucchiai di pecorino grattugiato.
Sono possibili alcune varianti, invece del formaggio, aggiungere sulla pasta del pan grattato tostato o della bottarga di tonno, d'estate insieme al basilico, aggiungete anche un paio di foglie di menta fresca.

La pasta con il pesto alla trapanese (pasta cull'agghia, o anche pistu a trapanisa in siciliano) è un piatto tipico di cucina della provincia di Trapani, un piatto antico, nel porto di Trapani si fermavano le navi genovesi, provenienti dall'Oriente, che portarono la tradizione del pesto ligure, dai marinai trapanesi fu elaborato con i prodotti della loro terra, il pomodoro e le mandorle.
Un tempo era solo un prodotto artigianale, oggi alcune aziende alimentari lo commercializzano come "Pesto siciliano".
La pasta utilizzata tradizionalmente sono i busiati, una pasta fresca, un tipo di maccheroni lavorati con un ramo di buso che è il fusto della disa.
Altra antica pasta utilizzata sono gli gnoccoli, lunghi circa 15 cm e larghi mezzo, "incavati" a mano con le dieci dita,si possono però utilizzare anche bucatini o linguine.
Gli altri ingredienti della ricetta "classica" sono: l'aglio ("rosso" della frazione di Nùbia), l'olio extra vergine d'oliva (quello intenso, il Dop delle valli trapanesi) il pecorino (non eccessivamente stagionato) grattugiato e il pepe nero.

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